.Boote o Bifolco

Boote o Bifolco

MITO
La costellazione del Bifolco compare in molte leggende antiche. In una di queste rappresenta Icaro, non il famoso figlio di Dedalo, ma un cittadino di Atene che ospitò Dionisio; questi in cambio, gli insegnò l'arte della coltivazione della vite e della preparazione del vino. Un giorno Icaro offrì il vino ad alcuni pastori, che ne bevvero così tanto da cadere ubriachi. I loro compagni pensarono allora che fossero stati avvelenati e, per vendicarli, uccisero Icaro, che venne trasformato in costellazione da Giove e dal dio Dionisio stesso.
In un'altra è il guardiano dell'Orsa, infatti la sua stella principale "Arturo" in greco significa appunto "guardiano dell'orso". Viene anche rappresentata con in mano un guinzaglio cui sono legati due levrieri, i Cani da Caccia.

QUANDO E' VISIBILE
Il Bifolco è visibile nel periodo primaverile, principalmente nel mese di Maggio.

OGGETTI E STELLE
Arturo è la stella principale di questa costellazione. E' una gigante rossa di magnitudine 0 e a occhio nudo appare di colore arancione.
Altra stella degna di nota è Epsilon, nota anche come Pulcherrima, che in latino significa bellissima: essa è infatti una stella doppia, le cui componenti hanno colore e luminosità diverse; la principale (magnitudine 2,5) è una stella giallo-arancio, mentre la secondaria ha una magnitudine pari a 4,9 ed è di colore bianco-azzurro.
La costellazione del Bifolco non contiene oggetti degni di nota. Ciò è dovuto al fatto che essa è posta in una regione del cielo lontana dalla Via Lattea e al fatto che le galassie al suo interno sono poco luminose e non presentano particolari significanti.
La vera attrattiva di questa costellazione sono le meteore.
Nei giorni 3-4 gennaio, si possono osservare numerose meteore le cui scie sembrano provenire da un punto del cielo posto nel Bifolco.