.Buchi Neri

Il buco nero si puo' definire, grossolanamente, come un enorme pozzo senza fondo dove tutto quello che entra è destinato a sparire senza lasciare traccia. Il primo a ipotizzare l'esistenza di questi oggetti fu Simone Pierre de Laplace, nel XVIII secolo. Egli suppose che nell'Universo esistessero corpi con densità talmente elevate da avere una velocità di fuga, cioè la velocità che deve avere un corpo per poter sfuggire all'attrazione gravitazionale, superiore a quella della luce, cioè 300.000 Km/s. Poichè un corpo del genere non emetterebbe luce, risulterebbe invisibile e lo immagineremmo come un grande buco, nero per l'appunto; quello che vedremmo sarebbe solamente la materia che orbita intorno a esso aspettando di venir "mangiata".
Da cosa nascono i buchi neri ? E come si formano ? I buchi neri, il cui nome è stato coniato dall'astrofisico americano John Wheeler nel 1967, non sono altro che il prodotto finale dell'evoluzione di una stella con una massa superiore alle 10 masse solari. L'esistenza di una stella si basa sull'equilibrio tra la pressione verso l'esterno, prodotta dalle reazioni nucleari al suo interno, e quello verso l'interno, esercitata dalla forza di gravità della stella stessa. Questa condizione di equilibrio, però, non è stabile. Infatti, la riserva di idrogeno, dalla quale si generano le reazioni nucleari, col tempo si esaurisce e la stella va incontro ad una contrazione gravitazionale. Questa contrazione sviluppa nuove reazioni che riescono a contrastare il collasso gravitazionale. Una stella, durante la sua vita, attraversa piu' volte fasi simili. Quando la stella ha finito tutte le scorte di combustibile e non ci sono piu' reazioni possibili, essa va incontro alla sua ultima contrazione. Il suo destino ora è deciso dalla sua massa. Se essa è di poche masse solari continua a contrarsi fino a spegnersi lentamente. Se, invece, ha una massa superiore alle 10 masse solari, la sua morte è molto più spettacolare. In un'esplosione la stella emette in pochi secondi tanta energia quanto ne emetterebbe in tutta la sua vita. Un evento di questo tipo viene definito esplosione di supernova.
La stella lascia, però, una traccia della sua esistenza: immense nubi di gas in espansione, che sono gli strati più esterni della stella scagliati nello spazio. Se la massa residua dopo l'esplosione è dell'ordine delle 2-3 masse solari il collasso gravitazionale prosegue, creando una sfera compatta e con una densità pari a 10.000 volte quella di un atomo. Si tratta di una massa di circa dieci volte quella del Sole, concentrata in poche centinaia di metri. L'attrazione gravitazionale di questo corpo sarebbe così forte da non lasciar fuggire nemmeno la luce.

Luce Buco Nero La luce catturata da un buco nero.
Un probabile buco nero M87, Un probabile buco nero.